IL PUNTO

UNA GIORNATA PARTICOLARE

Se le cose fossero normali forse qualcuno ieri avrebbe già fatto 10. 

Se le cose fossero normali, avremmo un vincitore o una vincitrice o più vincitori o più vincitrici da celebrare per questo turno di campionato.

Se le cose fossero normali, saremmo qui a festeggiare il campione d’inverno e gli ambasciatori più accreditati a metà percorso.

Invece è tutto sospeso, rimandato alla settimana prossima, perché la Supercoppa Italiana si gioca in Arabia Saudita. A inizio anno, non a inizio stagione. E se la contendono in 4, non più solo i detentori dello scudetto e della coppa nazionale.

Va bene i dollari che arriveranno ai club impegnati in questo minitorneo superconcentarato e a pioggia su tutto il calcio italiano. Ma andando avanti così si perderà la misura di tutte le cose.

Che, evidentemente, non è più l’uomo, come diceva un antico filosofo greco.

Diciamo solo, per non farla troppo lunga, che è stata una giornata particolare.

Ma non nel senso del film con la Loren e Mastroianni, volti di un’Italia e di un mondo che non ci sono più. Con meno soldi nei portafogli, ma più sostanza nelle tasche. Con meno sigle per definire la diversità ma più stile, più tatto, più sensibilità per trattarla.

Scusate lo sfogo da anziano.

Alla prossima!